L’attività di backup è un aspetto fondamentale della gestione di un computer: in caso di guasti, manomissioni, furti, ecc., ci si assicura che esista una copia dei dati, pertanto l’esecuzione del backup è quasi sempre automatica e svolta normalmente con una periodicità stabilita (per esempio una volta al giorno o alla settimana).
Per ogni azienda dotata di un sistema informatico, anche di piccole dimensioni, la perdita di dati qualunque ne sia causa si trasforma in un danno economico.
Purtroppo le cause che determinano problematiche di sistemi piu’ o meno complessi sono molteplici, virus, accessi non autorizzati, utilizzo errato di procedure, guasti hardware o software. E’ importante quindi oltre che tentare di prevenire tali situazioni con l’impiego di soluzioni specifiche vedi firewall e antivirus centralizzati per evitare accessi e/o manomissioni indesiderate dall’esterno, adeguamento hardware costante e creazione di regole di utilizzo di software e servizi anche e soprattutto dotarsi di sistemi di backup adeguati.
Attualmente esistono svariati tipologie di supporti per effettuare backup: si va dai dischi esterni, ai masterizzatori, ai sistemi di storage su nastro.
Ci sono poi i NAS, le SAN e sistemi di backup remoto (cloud o FTP).
Seguire alcune piccole regole porterebbe a una sicurezza quasi certa e cioè che il backup:
– venga fatto con una determinata periodicita’
– venga fatto su diversi supporti e con diverse metodologie;
– che una sua copia sia portata al sicuro in luogo diverso dalla posizione delle macchine sulle quali viene eseguito il salvataggio;
– venga verificato il corretto funzionamento con periodicita’
– venga simulato, almeno una volta, il ripristino per verificare la correttezza della procedura;
Sta all’ utente finale valutare in base alla quantità di dati da backuppare il tipo di prodotto da affidarsi dal punto di vista hardware e dal punto di vista software.